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Prima visita

La prima visita osteopatica ha come obiettivo individuare la casua che ha portato il soggetto alla condizione dolorosa. Il lavoro parte dall'esaminare lo stato di salute del soggetto ed, attraverso la raccolta completa dei dati, arrivare alla causa del problema.

La raccolta dati parte dall'analisi del dolore, ovvero:

Localizzazione,

Esordio,

Tipo di dolore,

distribuzione nel Tempo,

fattori Allevianti, Aggravanti ed Associati

In questa prima fase si contestualizza anche lo stile di vita: lavoro, hobby, sport. 

Successivamente si indaga sullo stato di salute generale della persona e vengono indagate eventuali visite mediche, viste specialistiche e traumi/operazioni precedenti.
Questa parte è fondamentale per inquadrare il soggetto rispetto alle situazioni che lo hanno portato alla condizione dolorosa, oltremodo a questo punto si potrà valutare se sussistono o meno controindicazioni al trattamento osteopatico.
Nel caso in cui possano sussistere delle controindicazioni o, per mancanza di approfondimenti, non si riesca a procedere in sicurezza verrà consigliato il consulto del medico di base o di uno specialista, al fine di non recare danno al soggetto.
 
Al termine della raccolta dati verrà eseguita la valutazione dinamica e passiva del soggetto. I test eseguiti serviranno ad orientare l'ipotesi elaborata dall'osteopata.
 
Al termine di questa fase l'osteopata esporrà la propria valutazione osteopatica e su questa imposterà il piano di lavoro, che potrà modificarsi in base alla risposta del soggetto alle tecniche.
 
Al fine di agevolare il lavoro e l'esecuzione delle tecniche si consiglia un abbigliamento idoneo e confortevole.
 
Nei successivi trattamenti si rivaluteranno le strutture disfuzionali ed il trattamento avrà l’obiettivo di proseguire il lavoro fatto in precedenza ed adattare il soggetto all’ambito in cui si presenta alla visita.

 

“… Quando un paziente viene a farsi visitare e comincia a raccontarmi i sintomi … mentre ascolto, con l’occhio della mente vedo la combinazione dei sistemi che vanno a costituire l’intera struttura di quel corpo. Mi concentro sulla sua storia, cercando di individuare, attraverso la descrizione che mi viene data, le alterazioni strutturali che sono avvenute per produrre i sintomi descritti. Vedo per primo il telaio osseo e le articolazioni che lo tengono insieme rendendolo un unico sistema, che costituisce le fondamenta su cui tutte le altre strutture del corpo umano sono costruite. Vedo, soprattutto, le posizioni reciproche delle parti ossee e le loro relazioni. Poi vedo i legamenti … i muscoli … il sistema nervoso e ogni sua connessione con le funzioni del corpo … nel controllo degli organi interni, della circolazione dei liquidi, e del nutrimento delle varie parti del corpo. Poi vedo il sistema arterioso… il sistema venoso… il sistema linfatico (e le loro funzioni)… e alla fine, ma non meno importante, vedo il sistema ghiandolare del corpo e mi chiedo come determini i suoi effetti in ogni singolo caso" A.T. Still